I "tagli" della carne


Approfondiamo


CAPPELLO DEL PRETE ... Ma perchè si chiama così?

Per la sua particolare forma triangolare, con una bombatura nella parte centrale che ricorda vagamente i cappelli a tre punte utilizzati in passato dai preti. E’ un taglio nobile del manzo, che si trova nella zona della spalla, versatile e con un buon bilanciamento tra parte grassa e parte magra. E’ adatto per le cotture lunghe, come l’arrosto, il brasato, lo spezzatino e il bollito.

Come la grande maggioranza dei tagli di carne, anche il cappello del prete trova diversi utilizzi a seconda delle regioni; in Lombardia e Piemonte, è usato nei bolliti misti, dove viene cotto a lungo in acqua aromatizzata con verdure e spezie. In Emilia-Romagna, si prepara lo “stracotto”, una lenta cottura in vino rosso o brodo che rende la carne molto tenera. In Veneto, è molto apprezzato come brasato, dove viene insaporito con erbe aromatiche e cotto in sughi densi.

E voi? Come lo cucinate di solito?

 

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