Salame di equino: un prodotto autentico che racconta la tradizione veneta


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Ci sono prodotti che non sono semplici ingredienti, ma vere e proprie espressioni di un’identità culturale, capaci di raccontare un territorio e la sua storia gastronomica. Il salame di equino è uno di questi: un insaccato tipico di alcune zone del Nord Italia, in particolare del Veneto, dove ha origine da una profonda tradizione contadina. In un’epoca in cui nulla veniva sprecato, ogni parte dell’animale trovava il proprio posto in cucina, e la carne equina, saporita, nutriente, autentica, veniva lavorata con cura per dare vita a salumi ricchi di gusto e significato.

Ancora oggi, proporre salame equino in macelleria o inserirlo nel menù di un ristorante significa valorizzare un patrimonio locale, offrendo un prodotto genuino e dal carattere deciso, capace di parlare al palato e alla memoria.

 

Un salume nato dalla cucina povera, tra stalle e cortili

Nella campagna veneta di un tempo, la carne di cavallo non era semplicemente una fonte di nutrimento: era anche il simbolo di un’economia domestica attenta e rispettosa, in cui ogni risorsa veniva utilizzata con consapevolezza. Quando un cavallo giungeva al termine della propria vita lavorativa, la sua carne veniva trasformata in tagli per il consumo familiare, mentre le parti meno nobili venivano impiegate per la preparazione di salumi e insaccati. Così nasce il salame di equino, frutto di una lavorazione semplice ma accurata: carni selezionate, spezie essenziali e una stagionatura lenta, secondo una ricetta tramandata di generazione in generazione.

Era conosciuto anche come il “salame del maniscalco”, perché diffuso nelle botteghe accanto alle scuderie, e ancora oggi grazie all’impegno di realtà come Coppiello, viene prodotto nel rispetto delle antiche ricette, con una lavorazione che unisce esperienza artigiana e attenzione alla qualità della materia prima.

 

Più magro, più saporito: le caratteristiche del salame equino

Oltre al suo valore culturale, il salame equino si distingue per un profilo nutrizionale interessante e per un gusto unico nel suo genere. Rispetto al più comune salame suino, presenta un contenuto di grassi inferiore e una percentuale proteica più elevata, risultando quindi una scelta più leggera ma comunque ricca di sapore. Al palato si presenta intenso e aromatico, con un lieve sentore ferroso che ne esalta l’autenticità, senza risultare invadente.

La notevole concentrazione di ferro biodisponibile, unita alla buona digeribilità, lo rende ideale anche per chi segue regimi alimentari attenti all’equilibrio tra gusto e benessere. In questo senso, il salame equino è molto più di una curiosità regionale: è un prodotto che unisce piacere e consapevolezza, adatto a una clientela moderna e informata.

 

Dalla tradizione al banco: come valorizzarlo oggi

Nel panorama attuale della vendita e della ristorazione, il salame equino rappresenta un’ottima occasione per differenziare l’offerta e proporre un prodotto capace di incuriosire e conquistare. Per le macellerie e i banchi gastronomia della GDO, può essere offerto in formato intero, affettato fresco o confezionato sottovuoto, magari accompagnato da una scheda informativa che ne racconti la storia, la filiera e i valori nutrizionali. In ambito ristorativo, invece, trova spazio in molteplici contesti: può arricchire un tagliere rustico, essere servito con formaggi stagionati e mostarde, oppure diventare protagonista di antipasti e piatti freddi dall’impronta gourmet.

È una proposta che si presta a reinterpretazioni moderne, mantenendo però un legame forte con il territorio e con la cultura del “mangiare bene” senza rinunciare alla semplicità.

 

Un prodotto identitario che parla del territorio

Scegliere di inserire il salame di equino nella propria offerta non è solo una scelta commerciale, ma un gesto culturale. Significa raccontare una parte viva della tradizione veneta, dare spazio a un prodotto che ha saputo attraversare il tempo senza perdere la propria autenticità. Oggi, grazie all’esperienza e alla qualità della lavorazione firmata Coppiello, il salame equino torna a essere protagonista nelle cucine e nei banchi dei professionisti che credono nei sapori veri, nei processi trasparenti e nel valore della storia. È un prodotto che parla con chiarezza: del territorio, della materia prima e dell’eccellenza artigianale italiana.

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